Quando ho incontrato per la prima volta Beatrice e Gabriele avevano da poco concluso l’acquisto della loro prima casa: una villetta a schiera su tre piani, appena costruita ma totalmente vuota e priva di un particolare carattere.
Una tela bianca (anzi, direi azzurrata vista la tonalità con cui erano tinteggiate le pareti interne), che poco corrispondeva alla loro personalità.


Sebbene siano una coppia molto giovane, i ragazzi avevano delle idee ben chiare di quello che sognavano per la loro casa, ci avevano riflettuto tanto e le loro bacheche Pinterest erano ricche di spunti interessanti.
Tuttavia all’inizio del nostro primo incontro, una volta esaminata insieme la pianta della casa e le possibili disposizioni degli arredi, si aspettavano che avrei preso in mano la situazione, decidendo io quale sarebbe stato lo stile appropriato da conferire ai loro interni.
Nel momento in cui hanno capito che non avrei progettato la loro casa in base ad una mia idea, ma ascoltando i loro desideri ed i loro sogni, gli si sono illuminati gli occhi e hanno iniziato a mostrarmi non solo le immagini salvate, ma anche alcuni oggetti che avevano già acquistato per decorare la loro casa e che denotavano un gusto molto particolare.



Lo stile generale della casa doveva essere di ispirazione vintage, in particolare sognavano una cucina con anta a telaio senza pensili, piastrelle diamantate e soprattutto un grande lavello in ceramica. Il tutto però animato da colori vivaci nelle tonalità prevalentemente dell’azzurro e del verde, per dare quel tocco fresco e leggero adatto ad una coppia di venticinquenni.



C’era poi un “ostacolo” tecnico legato alla presenza della finestra in cucina: indispensabile per dare luce ed aria, ma posizionata troppo in basso per sviluppare i mobili con una tradizionale disposizione ad angolo lungo i due lati principali della stanza. E come spesso accade, da quello che sembrava un ostacolo insormontabile, è nata quella che si è poi rivelata essere la “chicca” del progetto, quel dettaglio che rende la loro cucina un pezzo unico: la panca sotto finestra.

La parte “operativa” della cucina, con lavello, lavastoviglie, piano cottura e forno si sviluppa sul lato libero della stanza, con un piano di lavoro ad altezza tradizionale. Il lato della finestra ha invece un’altezza ribassata, perfetta per utilizzarlo come seduta e creare un angolo cozy dove rilassarsi, una piccola nicchia di intimità. Inoltre in caso di ospiti è possibile allungare il tavolo e sfruttare la panca come seduta per chi occupa il posto a capotavola. Insomma, bella e funzionale! Perché non dimentichiamolo, la parte sottostante la seduta è attrezzata con dei comodi cestoni che la rendono molto capiente: requisito indispensabile quando si opta per una cucina senza pensili.
Per ovviare alla loro mancanza abbiamo deciso di inserire una mensola con dei vani metallici, che richiamano la cappa di design.

Un ruolo importante nello stile della cucina è giocato anche dagli elettrodomestici in stile vintage e dai piccoli dettagli che fanno la differenza.

il lavello in ceramica


cappa ELICA e forno SMEG

i vani in metallo riprendono le finiture della cappa e del miscelatore
Un progetto fuori dagli schemi che mi ha permesso di sviluppare idee innovative con uno stile unico e particolare, proprio come le persone che vivono questa casa.
La prima volta che ci siamo confrontati con loro eravamo pieni di idee e di sogni e loro erano lì ad ascoltarci. Ogni incontro che facevamo ci rendevamo conto che stavano pian pian esaudendo tutti i nostri desideri. Il risultato finale è la casa dei nostri sogni, anzi ancor più bella! Vorremmo ringraziare con tutto il cuore Elisa non solo perchè è una professionista esemplare, ma anche perchè si è rivelata una grandissima persona.
Gabriele
Sogni anche tu uno stile fuori dal comune? Raccontacelo nei commenti!