Voglia di cambiare
Generalmente parliamo di case in progettazione o ristrutturazione, con spazi da definire ed arredi da contestualizzare. Non sempre è così, ci sono coppie che vogliono effettuare un restyling dei propri spazi per il puro gusto di cambiare oppure per l’esigenza di dover riqualificare le stanze, magari adeguandole a nuove esigenze. L’ambiente che più si presta al restyling è senza dubbio la cucina, il cuore pulsante della casa, la stanza dove solitamente trascorriamo la maggior parte del nostro tempo e dove l’arredo risente maggiormente delle fatiche quotidiane.
Letizia ed Agostino
Proprio in funzione di questa esigenza ho conosciuto Letizia ed Agostino. Ho vivo il ricordo del primo incontro, eravamo ai primi di ottobre dello scorso hanno, ci siamo presentati e dopo una breve chiacchierata sono arrivati al punto: avevano intenzione di riqualificare la cucina effettuando un restyling che comprendeva l’arredo, la pittura delle pareti e l’illuminazione della stanza. Il tutto con una condizione imprescindibile: festeggiare la vigilia del Natale nella nuova cucina. Quindi calendario alla mano dovevamo ideare, progettare, rilevare le misure ed installare in circa 60 giorni.
L’inizio
Quando si pensa ad un restyling bisogna innanzitutto capire e cristallizzare il motivo di questa scelta, questo per avere chiaro l’obbiettivo che si vuole raggiungere. Perché è evidente che se vuoi fare un cambiamento, se non dettato da particolari esigenze, è per creare delle migliorie: diventa quindi fondamentale capire quali sono gli aspetti che non ti convincono dell’attuale cucina. Altro aspetto interessante è porre un obbiettivo dal punto di vista tecnico, distributivo ed estetico. Così ho proceduto con Letizia ed Agostino informandomi con domande dirette e ricevendo risposte altrettanto dirette e sicure: “Vogliamo una cucina funzionale, uno stile sobrio, lineare, con tinte calde”.
Come si presentava la stanza al sopralluogo preliminare
Funzionale
Ecco il tratto comune che caratterizza tutte le richieste di riqualificazione degli ambienti: la richiesta di maggiore funzionalità. Questa richiesta prende maggiore importanza proprio in questi casi ed è dettata dall’esperienza che si matura vivendo i vari spazi.
Il che non vuol dire che a suo tempo siano stati progettati in modo errato, ma solo che con il trascorrere del tempo cambiamo abitudini, variamo tipo di alimentazione, i tempi a disposizione sono sempre inferiori, oppure semplicemente diventiamo più pigri e prestiamo più attenzione alla comodità e quindi di riflesso alla funzionalità.
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L’iter progettuale
Dopo il primo sopralluogo preliminare dove ho potuto visionare la stanza, valutare l’illuminazione naturale e rilevare le varie misure, ho iniziato la progettazione.
Prima di mettermi al lavoro, Letizia, Agostino ed io abbiamo avuto un incontro che mi è servito per capire a fondo le loro esigenze. Avevo bisogno di conoscere chi dei due cucina, se sono destri o mancini, ed altre domande relative alle loro abitudini in cucina, per poi passare agli elettrodomestici: chiedere cosa piace cucinare con il forno (hai già letto l’articolo che ho scritto su questo tema?), se nel lavandino lavano le verdure oppure anche i piatti, e tutta una serie d’informazioni necessarie per progettare una cucina sulle necessità di Letizia ed Agostino. Non nascondo che il loro esser decisi e diretti ha aiutato molto il mio lavoro perché sin da subito siamo riusciti a fare squadra insieme, avendo chiaro l’obbiettivo comune: realizzare la loro cucina dei sogni.
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Il progetto
La stanza si presentava molto interessante e perfettamente in linea con l’idea di cucina che avevano Letizia ed Agostino: un rettangolo ben definito con una grande entrata senza porte, le pareti a destra e sinistra completamente utilizzabili e prive di ogni impedimento, ed una bella porta finestra sulla parete di chiusura. Ottimo anche l’effetto della luce naturale, enfatizzata dal pavimento di mattonelle regolari.
Era l’ambiente ideale per creare quello che avevo in mente. Una cucina dal layout distributivo pulito che sviluppa su un’unica parete tutta la zona tecnica di cottura e preparazione cibo, mentre nella parete opposta trovano posto la dispensa, il frigorifero free-standing (richiesta specifica della coppia) e la colonna con il forno. Adiacente alla finestra abbiamo posizionato il tavolo di famiglia, che oltre ad aver delle finiture pregevoli, ha anche valore affettivo per Letizia ed Agostino. Oltremodo la posizione del tavolo trae beneficio dall’illuminazione naturale che entra dalla porta finestra, mentre nelle ore più buie viene impreziosito dall’illuminazione a led della sospensione circolare, che enfatizza le linee decise e nette della cucina.
L’inizio del percorso: i primi progetti, le prime preview, i primi passi
Lo sviluppo distributivo
Il punto principale come abbiamo visto era la funzionalità, che abbiamo abbinato alla capacità contenitiva aumentando l’altezza dei pensili sino ad arrivare a soffitto. Questo ci ha dato alcuni vantaggi: abbiamo aumentato la capienza, enfatizzato la linearità geometrica del layout, e dato slancio alla cucina. La cappa è stata incassata a scomparsa totale nel pensile nascondendola agli sguardi degli ospiti, e creando dei comodi vani all’interno utilizzabili per i prodotti pronto uso. Le basi si articolano invece creando il giusto mix tra cestoni e ante battenti, questo per poter sfruttare le potenzialità di entrambi: l’utilizzo delle aperture a cesto privilegia la comodità e la fruibilità ma preclude il posizionamento al suo interno di oggetti alti, tipo il frullatore o il mixer, che però possono esser comodamente tenuti all’interno della base con ante variando la posizione del ripiano interno. Questo è un aspetto da tener ben presente quando si progetta una cucina: se ti servono consigli o idee per la tua cucina segui questo link e sarò felice di aiutarti.
Fronte zona lavoro è stato posizionato il frigorifero free-standing incastonato tra la colonna dispensa e la colonna forno. Sopra al frigorifero abbiamo sfruttato lo spazio inserendo un pensile dalla profondità maggiorata con due specifiche funzioni: la prima quella di ricavare ulteriore spazio contenitivo, la seconda quella di creare una continuità geometrica tra le due colonne esterne.
Nel contempo ci siamo adoperati per creare la giusta mood board di tinte e finiture così da caratterizzare al meglio le linee distributive progettate.
Gli elettrodomestici
Quando progettiamo una cucina dobbiamo prestare massima attenzione anche agli elettrodomestici che andiamo a selezionare. Con Letizia ed Agostino abbiamo voluto privilegiare le potenzialità dei vari prodotti, selezionandoli tra i migliori proposti da Hotpoint. Per il forno si è optato per il top di gamma in quanto ha tutte le caratteristiche richieste: maxi vano di cottura da 73lt, oltre 50 funzioni, estetica lineare, pulizia fast clean a vapore e griglie telescopiche. Il piano cottura è stato selezionato dalla serie Luce con l’innovativa caratteristica “Direct Flame” che sfrutta gli oltre trecento microfori sullo spargifiamma per direzionare direttamente la fiamma al centro della pentola, ottimizzando i tempi di cottura e di conseguenza il risparmio energetico. La lavastoviglie ha funzioni come l’ossigeno attivo, i cesti FlexiLoad ed il motore inverter, che sfrutta il volano magnetico in sostituzione a quello meccanico con il risultato di aumentare le performance ed abbassare il livello sonoro lavorando al massimo a 43dba.
Il frigorifero free-standing è in acciaio e ha capacità combinata di oltre 450lt.
Logicamente abbiamo prestato massima attenzione alle classi energetiche in modo di impattare il meno possibile sull’ambiente, un aspetto a cui teniamo molto, oltretutto ottimizzando i costi di utilizzo nel tempo.
Il progetto finale visualizzato con il render fotografico.
Il piano di lavoro
In ultima analisi, ma non certo per importanza, abbiamo valutato insieme il prodotto da utilizzare come piano di lavoro della cucina. A Letizia ed Agostino piace cucinare con spensieratezza, nell’accezione positiva del termine, ma avevano anche l’esigenza che il piano creasse un contrasto cromatico senza scurire troppo il layout finale del progetto. Come tinta abbiamo optato per un tortora marcato, quasi marrone, mentre per il materiale abbiamo selezionato un agglomerato di quarzo di Silestone in finitura lucida. Questo ha aiutato il gioco di contrasti cromatici con i mobili della cucina, permettendo di avere un colore scuro che non diventasse predominante. L’agglomerato di quarzo è perfetto da utilizzare nell’ambiente cucina in quanto è molto performante e non delicato. Necessita ovviamente di alcuni accorgimenti per la pulizia al fine di preservarlo nel tempo, contattaci per scoprire quali.
Per enfatizzare la sua luminosità abbiamo inserito dei comodi led sotto pensile con comandi touch a sfioro, utili nel quotidiano e adatti a creare il giusto mood.
Interessante vedere come le fonti luminose incidono sull’arredo, un argomento trattato già dal nostro blogger Alberto in questo articolo.
Tre foto scattate da Letizia ed Agostino: la prima foto in alto a sinistra è la cucina installata mentre l’immagine in basso a destra è il render foto realistico.
Il finale
Il risultato finale è tutto riassunto nella foto sopra: la tavola imbandita, le luci accese, la cucina lineare e geometrica…tutto pronto per la Vigilia di Natale dello scorso anno.
Con Letizia ed Agostino che felici hanno scattato la fotografia per inviarcela.
Altre righe sarebbero superflue. In fondo nella fotografia è impresso il nostro lavoro, la nostra passione ed il nostro obbiettivo: arredare la vostra casa dei sogni.
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