Come progettare una cucina con isola (parte prima)

Negli ultimi anni l’isola in cucina è diventata uno dei requisiti più importanti e richiesti. Sinonimo di modernità e convivialità, si è trasformata nel sogno di moltissime persone.
Vediamo insieme quando è possibile realizzarla, come organizzarla, come inserirla nei vari stili e sfatiamo anche qualche falso mito!

Cucina con piano cottura e lavello a parete, isola come piano d’appoggio con sgabelli e blocco colonne con frigo americano

Cosa si intende per “isola” in cucina

L’isola è un blocco composto da basi (quegli elementi della cucina che poggiano a terra), assemblate tra loro in modo da essere rifinite sui quattro lati e posizionate al centro della stanza, con passaggi su ogni lato. In alcuni casi, quando gli spazi sono più limitati o per particolari esigenze impiantistiche, l’isola viene addossata con uno dei lati corti ad una parete. Non si ha quindi passaggio su ogni lato ma solo su tre, tuttavia si configura come un blocco staccato dal resto della cucina (a differenza della soluzione con penisola dove il piano di lavoro la unisce al resto delle basi, poste tradizionalmente contro al muro).

Esempio di isola addossata alla parete. In questo caso abbiamo la presenza sull’isola del piano cottura, con un top in quarzo per la parte operativa e un bancone in laminato effetto legno in corrispondenza della zona snack con gli sgabelli. Se vuoi vedere più immagini di questo progetto le trovi qui!
Un altro esempio di isola addossata al muro: in questo caso si tratta di un’isola contenitiva con piano d’appoggio in legno masello, dedicata a zona snack con sgabelli.

Nella mia casa ci sta l’isola?

Penso che sia la domanda che ho ricevuto più spesso da quando progetto interni!
Le dimensioni dell’isola sono dettate dalle dimensioni della stanza e dalla necessità di potersi muovere comodamente attorno ad essa, sui quattro o tre lati.
Il mio suggerimento è di prevedere tra l’isola e la parte di cucina a parete, una distanza tra i 90 cm ed i 120 cm. Queste misure assicurano di poter passare tra i due blocchi funzionali e lavorare comodamente, senza essere compressi nello spazio ma nemmeno senza avere tutto troppo distante perché sarebbe scomodo.
Ai lati e sul retro dell’isola gli spazi di passaggio sono da valutare in base a cosa circonda l’isola stessa: muri, aperture finestrate, altri arredi, zone di passaggio…
In più il tipo di isola che vuoi creare (vedi paragrafo successivo) può richiedere maggiore o minore spazio.
Il nostro lavoro di Personal Designer consiste proprio nello studiare tutti questi fattori e poterti dire con tutta tranquillità se l’isola è la soluzione adatta in casa tua, o se gli spazi suggeriscono altre conformazioni più funzionali. Contattaci per scoprirlo!

Come organizzare una cucina con isola

Il principio base nell’organizzazione di ogni cucina è il cosiddetto triangolo funzionale: ogni cucina è dotata di una parte di conservazione del cibo (dispensa e frigorifero), una parte dedicata al lavaggio (lavello e lavastoviglie) e infine la zona cottura (piano cottura e forno). Si prende il cibo da dove è conservato, lo si lava e lo si cuoce: queste tre funzioni sono i vertici del triangolo funzionale, rappresentano i punti tra cui ti sposterai continuamente lavorando in cucina. Devono pertanto essere abbastanza vicini tra loro ma intervallati da comodi piani di lavoro e senza ostacoli che impediscano il passaggio (se ti interessa approfondire, abbiamo trattato questi concetti nell’articolo sullo spazio funzionale).

L’isola può quindi essere dedicata a diverse funzioni:

  • isola operativa: dotata sia di zona cottura che di zona lavaggio. Ospita quindi lavello e lavastoviglie (che per essere pratici devono sempre essere adiacenti) e il piano cottura. Con questa tipologia, se le dimensioni sono sufficientemente generose, è possibile ricavare tutto il piano di lavoro direttamente sull’isola e utilizzare la parte a muro per frigorifero e una capiente dispensa realizzata con colonne, in cui poter inserire anche forno e microonde ad incasso per averli ad un’altezza più comoda. Se invece hai bisogno di un piano di lavoro più ampio o possiedi molti elettrodomestici da appoggio (che tieni sempre a vista e non starebbero bene su un’isola a centro stanza), è bene ricavare un piano di lavoro anche lungo la parete.
    Questa soluzione ti consente di passare la maggior parte del tuo tempo in cucina non più rivolto verso al muro, ma verso il centro della stanza, è quindi una soluzione molto adatta alla convivialità, soprattutto se l’isola viene anche utilizzata come bancone snack con posti a sedere.
Isola operativa con piano cottura e lavello, con il lato opposto suddiviso tra spazio contenitivo e bancone snack; a muro parete con colonne che ospitano frigorifero ad incasso, forno e spazio dispensa. Sulla parete di sinistra area “bar” con cantinetta e pensili.
Altro esempio di sola operativa con piano cottura e lavello, abbinata a colonne con inserimento di frigorifero americano, forno e cantina vini.
  • isola operativa con solo la zona cottura: il piano cottura viene posizionato sull’isola, mentre il lavello nella parte lungo la parete. E’ una soluzione adatta quando non si ha sufficiente spazio per posizionare entrambi gli elementi funzionali sull’isola e si desidera cucinare senza stare rivolti verso la parete. In questo caso è bene che isola e parte a muro non siano troppo distanti, e che il lavello sia il più possibile vicino al piano cottura, in modo da facilitare operazioni come lo scolare la pasta. E’ una soluzione utile anche per chi non è molto ordinato e tende ad accumulare cose nel lavello: lasciandolo lungo la parete risulta meno visibile che non ad averlo a centro stanza. Può essere utile anche nel caso in cui non sia tecnicamente possibile portare gli impianti dell’acqua a centro stanza, cosa molto importante e da considerare nei casi in cui si ristruttura.
Cucina con isola che ospita il piano cottura. Sul lato opposto bancone snack per sgabelli realizzato con un asse sovrapposta.
  • isola operativa con solo il lavello: è l’opposto della soluzione precedente. Adatta a chi non ama cucinare a centro stanza perché teme che gli schizzi possano diffondersi maggiormente e preferisce una soluzione più tradizionale. Adatta anche a chi vuole una cappa aspirante posizionata sopra al piano cottura ma per tipologia di soffitto non riesce ad installarla.
Isola con lavello; il piano cottura è posizionato a parete e ha una cappa a scomparsa nel pensile.
  • isola piano di lavoro: in questo caso nessuno degli elementi funzionali viene posizionato sull’isola, che viene totalmente dedicata a piano di lavoro. E’ la soluzione giusta se non ami avere lavello e zona cottura troppo in vista, ma vuoi un piano d’appoggio e di lavoro più ampio, oltre a creare ulteriore spazio contenitivo. Adatta anche nel caso in cui sia impossibile portare gli impianti a centro stanza.
Isola contenitiva e totalmente dedicata a piano di lavoro, con top e fianconi sporgenti per riquadrare l’area snack degli sgabelli

Come vedi le opzioni sono molteplici, e spesso non è semplice individuare la soluzione giusta. E’ qui che entra in gioco la figura del Personal Designer che, attraverso un percorso insieme, ti guida alla configurazione più adatta alle tue abitudini e alla tua casa.
Contattaci per capire qual è la soluzione perfetta per le tue esigenze!

Ma non finisce qui…ci sono molte altre cose che devi sapere per creare un’isola bella e funzionale per la tua cucina, torna domani per leggere il seguito, ti aspettiamo!
E se hai trovato utile questo articolo lascia un “mi piace” e condividi…

Pubblicato da Elisa Trezzi

Architetto amante della natura e di tutto ciò che emoziona, specializzata in interni e arredamento

4 pensieri riguardo “Come progettare una cucina con isola (parte prima)

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